DONNE ABUSATE: IL SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI!
Doveroso plauso del nostro giornale ad un provvedimento a favore delle donne che hanno subito violenza: con l’avvocato Simone Labonia approfondiamo il punto legale ed istituzionale.
La violenza contro le donne rappresenta una delle più gravi violazioni dei diritti umani e richiede una risposta decisa sia sul piano giuridico che morale. Il sistema penale ha il compito di tutelare le vittime e punire i colpevoli, ma la normativa in materia è spesso al centro del dibattito pubblico per la necessità di essere sempre più efficace e garantire una reale protezione.
Il Codice Penale italiano prevede diverse fattispecie di reato per punire la violenza contro le donne. Tra le principali norme troviamo:
Violenza sessuale (art. 609-bis c.p.), che punisce chi costringe una persona a compiere o subire atti sessuali con violenza, minaccia o abuso di autorità.
Stalking (art. 612-bis c.p.), che sanziona chiunque perseguiti una persona causando un perdurante stato di ansia o paura.
Maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.)che punisce chiunque maltratti un familiare o convivente.
Femminicidio: non esiste un articolo specifico, ma il reato di omicidio (art. 575 c.p.) può essere aggravato se commesso contro una donna in un contesto di violenza di genere.
Negli ultimi anni, il legislatore ha introdotto norme più severe per proteggere le vittime, come il Codice Rosso (Legge 69/2019), che accelera le indagini nei casi di violenza di genere, e l’inasprimento delle pene per i recidivi.
Nonostante l’esistenza di leggi severe, il problema principale resta l’applicazione efficace delle norme e la prevenzione. Molte donne non denunciano per paura di ritorsioni o per sfiducia nelle istituzioni. Inoltre, i tempi della giustizia spesso risultano lunghi, lasciando le vittime esposte ai loro aggressori.
Dal punto di vista morale, la violenza sulle donne non è solo un problema giuridico, ma una questione culturale che riguarda tutta la società. È necessaria una sinergia tra istituzioni, scuole e famiglie per promuovere il rispetto e l’educazione alla parità di genere.
Le istituzioni devono agire in modo compatto per garantire protezione, supporto psicologico e giustizia rapida alle vittime. Solo unendo prevenzione, repressione e sensibilizzazione sarà possibile restituire dignità a chi l’ha persa, trasformando la battaglia contro la violenza sulle donne in una priorità non solo giuridica, ma etica e sociale.